Questo è il mio primo blog, non vorrei fosse solo una
finestra su quello che combino, cercherò quindi di renderlo utile. Comincio
quindi con una delle mie ultime realizzazioni in campo modellistico, il Guyver
Zoanoid, tratto dal film “Guyver the Dark Hero”, un ottimo b-movie tratto dal
manga di Guyver, vi consiglio di vederlo perché la coreografia del
combattimento finale è davvero eccitante. Questo modello in vinile è in scala
1/6, il modellista che lo ha realizzato è il grande Steve Wang.
Ricordo che il modellismo richiede molta pazienza.
Montaggio: non c’è molto da dire, con il vinile bisogna
stare molto attenti, le varie parti del modello vanno lavorate asportando il
vinile in eccesso con il bisturi, se fate fatica usate un phon per capelli, con
il caldo il vinile si ammorbidisce e si taglia più facilmente, inoltre se ci
sono parti “deformate” sempre ammorbidendolo le potete “raddrizzare”(decisa la
forma giusta, vi consiglio di mettere il pezzo sotto l’acqua fredda, in modo da
irrigidirlo subito). Ho incollato tutte le parti con l’attak, se ci sono
“cicatrici” e fessure varie, vi consiglio di stuccarle con il “Mr.Base White
1000” o “500”, uno stucco liquidissimo, oppure, per le fessure gravi, un
semplice stucco da muro. Volendo, per facilitare la colorazione, non è
necessario attaccare sempre tutti i pezzi, ma in questo caso non si poteva fare
altrimenti, le uniche due parti che non ho incollato sono le due “cannette” che
dal collo passano allo sterno…diventava altrimenti difficoltoso colorare le
fasce muscolari del collo.
Colorazione: nel film non sono ben chiari i colori, più che
altro sembra tutto nero e viola, ,mi sono ispirato al modo di colorare dello
stesso Wang, utilizzando colori acrilici e colori ad olio.
Ho dato una spruzzata (in bomboletta) di primer bianco e
l’ho fatto asciugare la notte, copro il modello con una scatola, in modo che la
polvere non si incolli alla vernice ancora fresca.
Ho preso poi come “tavolozza” una spatola (quella per stuccare muri…) e ho mescolato due colori ad olio, il “Violetto permanente rossastro” con un pizzico di “Nero di Marte” (della Maimeri) per diluirli ho utilizzato il “Liquin” della (Winsor & Newton) un gel fantastico che serve per miscelare e far essiccare più velocemente i colori ad olio, (da un effetto traslucido più o meno evidente a seconda di quanto ne usate). Potete usare ogni tanto al posto del violetto la “Terra d’ombra naturale”. Una volta diluiti ho applicato il colore in piccole parti con un pennello medio (da vinci 0) e una per volta ci ho passato sopra una spugna d’artista (serve piccola, quindi se come me ne trovate di grandi non vi resta che tagliarla) e create una texture in tutta l’armatura (se andate sopra i tendini non importa). Ho lasciato che il modello asciugasse durante la notte (sempre sotto scatola).
Questa per me è la fase più divertente: sempre usando colori
ad olio, riprendete il violetto schiarito con “Bianco titanio” e diluito con
Liquin, lavorando sempre per piccole aree alla volta, create delle venature
seguendo se possibile la traccia della spugna e poi le sfumate passandoci
delicatamente un pennello a ventaglio (Borciani Sintetico 0), ho lasciato
essiccare nella notte.
Mi sono assicurato che la superfice fosse ben asciutta, ho
ripreso il violetto e il bianco intinti con molto Liquin, ho accentuato alcune
venature e con un pennello piatto (Toray) con Liquin sporcato di
Violetto/Bianco ho passato l’armatura per dargli un effetto traslucido. Ho
atteso che si essiccasse tutto nella notte.
Ho preso il “Nero di Marte” (sto sempre lavorando con olio)
e ho ripassato tutte le crepe e le aree danneggiate dell’armatura, ce ne sono
molte, nelle parti gravemente danneggiate, potete usare un rosso porpora per
dare l’effetto di perdita di sostanza biologica. Ho lasciato asciugare una
notte.
Per dipingere i tendini ho usato colori acrilici: ho dato
una base chiara con “Flat Tan” (1567E Model Master) e una volta asciugato ho
passato un “Insignia red” (1705E Model Master). Ho preso poi il pennello fino
(da vinci 0/5) e con il “Nero di Marte” olio, diluito con un po’ di Liquin ho
seguito le fasce più significative di tendini e i bordi attorno all’armatura,
con lo stesso pennello pulito o con uno un po’ più grande (da vinci 0) diluito
solo nel Liquin, ho sfumato le tracce di nero, dando inoltre l’effetto
traslucido e profondità dei tessuti, oltre alla divisione tra tendini ed
armatura.
Per concludere ho preso una base di plexiglass trasparente e
attaccato una grafica stampata su foglio adesivo trasparente (stampata
specularmente perché il foglio va applicato sulla parte inferiore della pedana
e non su quella dove va incollato il Guyver Zoanoid).
Fine, Guyver Z. è un modello veramente cool! Grande Steve Wang!
Vendo questo modello a 110 euro, spese di spedizione comprese.
Fine anche del primo post, spero possa essere utile.