…è tornato un caldo annichilente, non so voi ma io non
sopporto le alte temperature, preferisco il freddo e il calore di un camino.
Oggi pubblico la prima tavola di una breve storia basata sul racconto di Lovecraft
“The picture in the House”, un racconto giovanile molto crudo che mi piace
moltissimo, si trova sul primo volume (1897-1922) della raccolta di Lovecraft
edita dalla Mondadori.
venerdì 29 giugno 2012
giovedì 28 giugno 2012
Sad Wings of Destiny
Rieccomi qui!..C'è qualcuno? Oggi pubblico la mia prima pittura su tela.
...non rende molto sullo schermo del computer...ma la posto lo stesso...
ciao a tutti!
Si tratta di una mia vecchia tavola a china del 2003 che riprende l'illustrazione della copertina di un'album dei Judas Priest "Sad wings of Destiny" del 1976..vi consiglio di ascoltarlo.
Questa è una delle mie prime tavole a china fatta con un certo criterio, devo averci messo almeno una decina di ore per completarla ed è così piena di tratteggi da infarto oculare che non so se ora avrei la pazienza di rifarne una di simile... Non si trattava di una semplice illustrazione, fa parte invece del mio primo progetto compiuto chiamato: "L'ImperfettO", una sorta di poemetto accompagnato da illustrazioni tratto in parte dal Book I° del "Paradiso Perdito" di Milton...che consiglio di leggere a chi è amante dei classici..era anche il libro preferito di Darwin...
Comunque anche per la tela qui sotto c'ho messo un bel po' di pazienza, di fatto l'ho ricopiata tale e quale, solo in formato extra large su tela e con i colori...
ciao a tutti!
lunedì 25 giugno 2012
Viaggio in Equador
La descrizione di questo viaggio si basa sul diario che scrivevo durante la mia avventura in terra straniera, risale al 2003, non è molto precisa e un po' sparuta, ma penso possa servire da traccia per chi volesse intraprendere un viaggio in Equador....
Molti nomi saranno scritti nel modo sbagliato...ma non chiedetemi di andare a correggerli...
Galapagos & Equador
cucciolo di otaria.. |
6-8-2003
Il primo giorno è sempre il più pesante, sono in aereo, è l'una di notte e come sempre non riesco a dormire, faccio fatica a sopportare i carrelli odoranti di cibo che passano continuamente lungo il corridoio, ad allietarmi l'attesa è il pensiero dei posti che sto per visitare.
Operai nella baia di Guayankil |
7-8-2003
Guayankil è una città orribile, ma è una tappa obbligata di passaggio perchè da qui si prende l'aereo per raggiungere le Galapagos. Dopo aver prenotato il tour per le Galapagos presso un'agenzia (è obbligatorio se non sei un miliardario con il suo permesso e veliero personale) ci siamo diretti a Quenca
.Negozi a Quenka |
8-8-2003
Quenca: dopo una dormita rigenerante ed una colazione sostanziosa, comincia la perlustrazione della città questa ricorda le stupende vie di Cuzco, in effetti nel 1470 la città inca era nata sotto la supervisione di Atavalpa, come grande centro al pari di Cuzco. E' incredibile come il sole riesca a colorare questi paesaggi, affascinanti e simile a quelli peruviani (in fondo siam vicini); la gente è cordiale, i prezzi delle merci sono lievitati, si pagano 2€ un pacco di biscotti, quando un reddito medio è di un dollaro e mezzo. La gente è in forti difficoltà (comunque libri, dolci, biscotti e cioccolatini sono tra la merce più costosa).
Donne lavano i panni lungo il Coliseo |
Mangiucchiando qualche biscotto come pasto, ho assaporo la brezza sudamericana in riva al Coliseo, un modesto corso d'acqua che passa lungo la città dove le donne lavano i vestiti ed i bambini giocano.
"Papa con Quero" non ricordo con cosa sia fatto, ma è un tipico piatto di Quenca.
Montagne che sovrastano le nuvole... |
Ci siamo diretti nel parco naturale del Cajas.
Cajas: nel parco mi sono annotato questo;
i Chinua sono dei folti ciuffi di erba che sembra paglia secca.
Il Polilepis, detta pianta della carta perchè si sfoglia come quest'ultima.
Chuchirava; pianta per il mal di montagna, è molto profumata.
Canelasso: diffuso liquore dolce equadoregno..buono!
Immortalato sul Cajas |
9-8-2003
Le giornate sono divertenti, Quenca è una città molto bella, ci sono numerose chiese, qui gli ordini ecclesiastici portano cultura, potere ed assoggettamento. Ora sono ad Alausy; domattina partiamo con il Ferrocaril (treno) alla volta della "Salida del Diablo".
"Mano del mortero" (Inca 1450-1532) è una forma ovoidale in pietra che mi ricorda il Beljeit di Berserk...
Un abitante nell'altopiano del Cajas... |
La spettrale e romantica Alausy |
10-8-2003
Oggi ho percorso il più bel tragitto su rotaia che abbia mai conosciuto, alle 9:30 infatti è arrivato nella stazione il "ferrocaril", una sorta di corriera su binari, siamo scesi per il "passo del diablo" una sorta di montagne russe, un susseguirsi di sali e scendi lungo i tornanti di montagna, sfidando la sorte e sfiorando pareti di roccia e strapiombi. Inoltre eravamo seduti sul tetto del treno, ovviamente senza sistemi di sicurezza come cinture ecc..emozioni forti!
Un tipico abitante del posto... |
Finita la "ruta del diablo" che si è rivelata essere una sorta di giostra anche per gli abitanti del luogo, abbiam proseguito per Ryobamba, ed è qui che ho spalancato gli occhidi fronte a paesaggi splendidi, che tanto ricordano le montagne e le campagne bucoliche di Miyazaki. I contadini ci salutavano e sorridevano trasmettendoci una forte dignità. Il ritorno a Guyankil è stato una mazzata...ma domani ci aspettano le Galapagos... intanto viva la doccia!
Significati in spagnolo:
Sin = senza, Igleia = chiesa, Usted = esso
tramonto sopra le nuvole... |
Sono seduto sull'aereo in partenza per le Galapagos; visto che atterreremo sull'isola di Batra suppongo che sul'sola stessa ci sia un areoporto, a preoccuparmi ulteriormente è il fatto che viaggeremo su una nave da crociera per 352 persone!..questo mi fa supporre -ma spero di sbagliarmi-che le Galapagos siano un enorme apparato turistico finalizzato come zoo...
Eccezionale!!! Le Galapagos non meritano altro appellativo, per quanto l'idea di farmi una crociera non mi entusiasmasse, mi ero comunque messo il cuore in pace, sta di fatto che l' Embasator (il nome della nave) è qualcosa di lussuoso -secondo me- con pranzi e cene programmate che faccio fatica a "digerire"...ero ancora più preoccupato perchè informatomi dalla guida, ho saputo che le visite alle isole sono di 5-6 ore totali..troppo poche!
Tutte preoccupazioni inutili, la nave resta confortevole, e le isole uniche!
Tutte preoccupazioni inutili, la nave resta confortevole, e le isole uniche!
Spiaggia tipica delle Galapagos. |
Oggi abbiam visitato una sola isola, arrivati dall'areoporto e giunti nel porto dll'isola di Batra, siam poi partiti alla volta dell'isola Seymour Northe, caratteristica per le Sule (Pata Azules) i Leoni marini, i Granchi rossi, le Iguane nere e le Fregate (uccelli con delle sacche rosse sotto il becco, capaci di gonfiarsi all'inverosimile). A Darwin deve essere venuto un brivido blu quando è sbarcato qui.
Un leone marino prende il sole |
Ore 6:30, sveglia e dopo colazione siam montati in motoscafo per l'isola si S. Cristopher, una spiaggia di sabbia e lava vulcanica rimasta involuta nel tempo; di animali ce ne sono tanti, i primi a farsi vedere sono i titubanti fenicotteri, ma poi si nota subito che a seguire lo scafo come per gioco, ci sono anche i leoni marini (che scoprimmo in seguito sulla spiaggia essere numerosissimi). Al di la della spiaggia ci sono le uova di tartaruga, ma visto che è zona vietata, mi accontento benissimo delle iguane marine che salgono a prendere il sole insieme ai granchi (grossi e neri) che gironzolano tra le nere rocce vulcaniche.
Facendo snorkling si possono notare simpatici pesci neri e gialli, oltre ai leoni marini che ti sfiorano!
Unico! Ripeto che questo è l'unico luogo sulla Terra in cui chiunque si sente ospite dei padroni di casa: gli animali...
Non me lo dimenticherò mai!
Un cucciolo di Sula |
...Non me lo dimenticherò mai anche perchè nel pomeriggio, salpati all'isola Espanola, dopo aver visto un leone marino capo branco imbizzarrito correre verso di noi e aver camminato tra iguane marine rischiando di calpestarle, ho scoperto un paesaggio fuori dal tempo con colonie sterminate di albatros, iguane, uccelli tropicali, leoni marini e sule..
Cuccioli di pellicano sul proprio nido |
una spiaggia poco frequentata |
i tipici alberi di cactus |
un catino vulcanico a fungere da lago |
l'Ambasator ci attende lontano |
l'isola del leone dormiente (penso rappresentata anche ne "i pirati dei caraibi") |
i coniugi brambilla... |
le otarie si mimetizzano nella spiaggia |
anche le iguane riescono a mimetizzarsi... |
le formidabili sule che come frecce si scagliano sullo specchio marino |
un gaiser?...in fondo si tratta di isole vulcaniche..e attive |
12-8-2003
Che George fosse l'unico esemplare di una specie estinta, già lo sapevo...ma che avesse solo 90 anni mi ha sorpreso; io credevo fosse sopravvissuto ai banchetti culinari nelle navi spagnole e dei pirati, invece lo vedo li, grosso ed addormentato, nello "zoo ricerca" dell'isola di Santa Cruz.
tartarughe giganti...non sono io ad essere piccolo... |
Unica sorpresa piacevole una grotta formatasi con i fiumi sotterranei di colata lavica, in parte crollata, non c'era il tempo per percorrerla tutta, si doveva tornare allo scafo. Per il resto il paese nella costa (unica colonia umana delle isole) è una strada di bancarelle con oggetti pacchiani per turisti.
la galleria interminabile di roccia calcarea |
L'isola di Santa Cruz è molto grande, per questo ha diverse località importanti, una di queste è "Serro Dragun" (monte del drago) una località a nord-ovest dell'isola, dove si possono ammirare fenicotteri (elegantissimi) iguane terrestri (senza tempo) nonchè asini e cavalli selvatici (impossibili da vedere), compagni dei finicotteri anche i cavalieri d'Italia. Tutto è stato divino come sempre. Molti han fatto il bagno... inconsapevoli che a qualche centinaio di metri vi erano squali martello, leoni marini e tartarughe marine.
una coppia di fenicotteri.. |
spiaggia vulcanica...e vulcano all'orizzonte. |
13-8-2003
Come c'era da aspettarsi, questa mattina è stata di riposo, sveglia tardi (7:45) e passeggiata lungo la spiaggia, in cerca di conchiglie e sorprendenti coralli, uno dei quali finito "per sbaglio" nello zaino. Non si è fatto nient'altro, visto che si sbarcava per un'ora e mezza solamente. Vedremo cosa si farà questo pomeriggio nell'isola Bartolomea...
un paesaggio preistorico a Bartolomea |
la caldera esplosa diventata baia... |
14-8-2003
sguardo dall'isola Darwin con i suoi alberi bianchi... |
un pavimento di lava vulcanica... |
Punta Espinosa, località dell' Isola Fernandina è una splendida colata lavica, amata spiaggia per numerosissime Iguane d'Acqua. Nell'entroterra non mancano aquile e altri volatili a caccia di rettili. L'acqua ospita otarie, tartarughe, mante e svariati pesci, tra cui lo squalo martello, terribile con le otarie, ma innocuo o quasi per i numerosissimi granchi...
Sopra le mangrovie, tra gli annuvolati cieli, stormi di sule volteggiano suscitando l'invidia delle loro cugine, sule nere che non possono far altro che nuotare.
...Dimenticavo di segnalare la stupenda corsa di ritorno in mattinata col motoscafo col fondo trasparente, con il quale navigando lungo la costa, abbiamo potuto vedere stelle marine, ricci di mare e anche pinguini...senza dimenticare le tartarughe e le otarie che giocavano col motoscafo...arrivando agli anfratti stupendi con l'acqua tanto limpida da poterne vedere il fondo per diversi metri, non scherzo! meraviglioso!
un pinguino ci guarda curioso |
combattimento tra granchi giganti... |
una famiglia di mante |
15-8-2003
no comment... |
Presenti inoltre dei leoni marini con il pelo più lungo, con un gran numero di cuccioli. Al ritorno, sfruttando l'ora bislacca per il bagno in mare, ho visitato i ruderi della casa del tedesco "padrone" delle miniere di sale dell'isola e che viveva da eremita.
impossibile non volerlo prendere in braccio. |
Per il resto, ennesimo sbarco bagnato, la guida (Luis) ci ha mostrato lungo la spiaggia dell'Isola Rapida i numerosi nidi di pellicano, con annessi i simpaticissimi cuccioli e indaffarati genitori.
Dopo un breve percorso (1,30H) nell'entroterra, abbiam passato altrettanto tempo in spiaggia..che palle!
no comment |
...tornando a me, devo dire che anche la bionda inglese mi fissava, ma probabilmente per dirmi "ma che vuole quel roito?"
16-8-2003
il famoso e storico box office dei navigatori |
17-8-2003
tipici negozi di frutta lungo la strada |
18-8-2003
sulla strada verso l'imponente Chimborazo |
sempre più vicini.. |
Per un imprevisto (uno dei nostri si sentiva male) abbiam dovuto rinunciare al trekking a cavallo che partiva dalla Casa del Condor fino alle rovine inca di Tambo Machai.
Purtroppo abbiam dovuto modificare il viaggio ed accompagnare il nostro compagno ad Ambato, una città brutta e caotica.
19-8-2003
in un pertugio salendo sul palo del diablo... |
viaggio sulla carrucola sospesi nel canyon |
Tornati a Bagnos per fare una passeggiata (è una tipica città turistica) ho incontrato 4 ragazze del pullman precedente, una ciascuna ha voluto farsi una foto con me, più o meno strusciandosi con quello che avevano di più prominente... in quei momenti mi sento imbarazzato e stupido, non mi piace fare il galletto, ma in quelle situazioni è la fine che fai.
Domani ci aspetta il Cotopaxy!..
uno dei numerosi ponti di corde (di ferro) |
20-8-2003
una delle numerose cascate lungo il canyon... |
Addio Cotopaxy, nemmeno visto, il nostro compagno continuava a stare male e ci siam dovuti dirigere a Chito per provare ad anticipare il volo di ritorno..niente da fare...direi per fortuna.
21-8-2003
la bella piazza di quito |
Anche la chiesa dimostra grande potere, la "Chiesa della compagnia di Gesù" ha 7 tonnellate di oro inca, porta un epitaffio che sostanzialmente dice: "il nostro Dio è simile al vostro, ma è molto più forte"..o lui o la morte. Inoltre ci sono delle ringhiere per non far entrare i poveri e chi chiede elemosina.
La serata è proseguita tranquillamente, cenando a Plaza grande.
una chiesa dall'atmosfera bucolica |
operai lavorano sulla cupola... |
22-8-2003
l'imponenza del Cotopaxy |
Ci siam acclimatati in una laguna: Limpya Punga, che significa Acqua Limpida. Siam saliti incontrando vacche, cavalli e scenari vulcanici magnifici...fino ad arrivare alla base per il cammino fino al rifugio Hosè Rivas (a 4800 mt).
arrivo al rifugio, accolti dalla grandine |
Arrivati al rifugio ci accoglie una tempesta di grandine...direi quasi gradevole, non tutti la pensavano come me, a parte Alessandro e mio Padre, sono tutti tornati indietro... Preso un te caldo in rifugio, siamo scesi di corsa -come sempre- ...giù il tempo era sereno, abbiam lasciato andare avanti il pulmino e siamo scesi a piedi tra quelle montagne folte di cespugli d'erba... a sorpresa un coniglio selvatico mi passa tra le gambe..ce ne sono molti.
fuggevoli cavalli selvatici |
Grazie al Kotopaky De Lacondaine ha calcolato l'inclinazione degli assi e ha scoperto che la terra non è esattamente sferica.
Tornati alle 20 tutti contenti in hotel, il nostro compagno malandato si è sentito nuovamente male e l'abbiam portato nuovamente in ospedale.
io e un cavallo, in un'immensa prateria |
23-8-2003
Questa mattina siam partiti per Otavalo, una città famosa per l'artigianato esposto in un enorme mercato, coloratissimo, abbiam passato tutta la giornata in questa città. Abbiam fatto molti acquisti, i prezzi erano bassissimi, i commercianti erano indios, molti malumori in giro a causa dei parlamentari corrotti che appoggiano chiesa, esercito e spagnoli a scapito dei veri abitanti di questa terra, gli idios.
Siamo poi tornati a Chito per la penultima cena.
la montagna/vulcano degli dei |
24-8-2003
L'ultimo giorno è sempre particolare , si respira un'aria strana, il programma era già deciso, nella mattinata, fino alle 12, visitiamo il museo di scienze naturali e lo spettacolare museo nazionale, dopo il pranzo ci siam diretti con l'autobus al "centro del mondo" dove De Lacondaine aveva scoperto l'angolo del parallelo equatoriale. Le premesse erano ottime, ma il tutto era diventato come una sorta di Gardaland, non è piaciuto a nessuno. Tornati all'hotel, siam andati a trovare in ospedale il nostro compagno e poi, cercando un ristorante per la cena abbiam esplorato il centro storico di Quito, la parte antica però era deserta e per cibarci ci siam dovuti dirigere nella zona nuova.
E anche l'ultimo banchetto in terra sudamericana è stato consumato...
In realtà abbiam passato un'ulteriore notte a Quito, a causa di un problema della klm... ho dormito per la prima volta in un hotel 5 stelle, l'Hilton, avrò le pezze al culo, ma a me i ristoranti lussuosi non mi piacciono, soprattutto in paesi poveri.
Lungo il mercato indio... |
26-8-2003
Arrivo a Venezia e ritorno a casa.
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